FIAT
Nuova 500 D : Con
l'introduzione della versione "D" (nome commerciale: "nuova 500 D t.a.") la Fiat,
dopo ben 3 anni, ufficialmente ammise l'esistenza di una seconda serie; Un grosso
passo in avanti nell'evoluzione della vettura, era già stato compiuto con la "tetto
apribile" del 1959, considerata però ancora un ennesimo aggiornamento rispetto
alla prima serie del 57. All'esterno,
risultano davvero minime le differenze tra un modello "tetto apribile" (a fanaleria
aggiornata) e una "D". La sostanziale differenza della D risiede nel motore che
viene nuovamente potenziato, oltre che maggiorato. La cilindrata passa da 479
cc a 499,5, la stessa della Sport, ma con una potenza di 17,5 CV (1 CV in più
rispetto alla T.a) Come per il motore, cambia anche la denominazione del telaio:
110D.000. Le principali
innovazioni del modello furono le seguenti: - Serbatoio
carburante tipo 600 (di forma quadrata, posto sul lato guida, nel vano anteriore)
- Maggiore imbottitura del
sedile posteriore ·
- Schienale
posteriore ribaltabile in avanti in modo da formare un piano di carico posteriore
·
- Leve di avviamento
e starter realizzate in metallo con impugnatura in plastica ·
- Cuscinetti
paratesta applicati ai montanti posteriori ·
- Lavavetro a pompetta
manuale (dal 1961) ·
- Portacenere
(dal 1961) ·
- Visiere
parasole imbottite (dal 1961) ·
- Bordo
nero imbottito posto nel sottoplancia ·
- Luce
di cortesia collegata all'apertura della porta lato guida ·
- Funzione
"ritorno" del tergicristallo (dal 1964)
Anche
la plancia, a seguito dell'introduzione del portacenere (in posizione centrale),
cambiò in alcuni dettagli, principalamete nella disposizione della spia degli
indicatori di direzione, ora affiancata alla spia delle luci abbaglianti, poste
entrambe sul lato sinistro del tachimetro Alla
meccanica: · - Aumento
di cilindrata (da 479 cc a 499 cc) con conseguente aumento di potenza (17,5 CV
a 4000 g/m) ·
- Molle
delle balestra anteriore a 6 lame in luogo di 5
La
500 D finalmente riuscì ad esaudire tutti coloro che nelle versioni precedenti
potevano trovare delle perplessità soprattutto sulla dotazione di accessori per
il confort. Anche se le modifiche della D, rispetto alla Tetto Apribile del 59,
furono relativamente poco consistenti, il pubblico le accolse con grande entusiasmo;
queste modifiche furono il tocco finale che resero perfetta la già buona versione
del 59 e che decretarono, finalmente dopo 3 anni, il meritato successo della 500.
L'evoluzione del
modello D fu reso possibile dal riposizionamento della 600 che venne
proposta in un'unica versione potenziata a 750 cc. Nella gamma Fiat
si accentuò dunque il distacco tra le due utilitarie sia in termine
di cilindrata che di prezzo.
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